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IL VERDETTO, Retequattro, 2005

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il verdetto

Scritto da: Alberto "Malaparte" Puliafito - martedƬ 31 maggio 2005

 

Questa sera su Rete4 in onda una sorta di puntata zero de ā€œIl Verdettoā€œ, che nasce, in qualche modo, come spin off di Forum. Nonostante il cast tradizionale dello storico programma di Rete4 (Dalla Chiesa e Santi Licheri), l’appeal del format pare garantito da un’impostazione americana del processo, dalla presenza di autentici pubblici ministeri e avvocati italiani, e dalla regia di Duccio Forzano.
E’ un esperimento, che verrĆ , eventualmente, riproposto a partire da settembre.
I tre casi di puntata:

Imputato: Vittorio Sgarbi
Capi d’imputazione: abuso d’ufficio, ingiurie, diffamazione e danneggiamento
Testimone: Sabrina Colle
Rappresentante dell’accusa: Giudice Luciano Infelisi
Difensore: Avv. Nino Marazzita

Imputato: Ulisse rappresentato da Lando Buzzanca 
Capi d’imputazione: abbandono del tetto coniugale continuato, detenzione e uso di stupefacenti, violazione di domicilio, declinazione di false generalitĆ , lesioni volontarie gravissime, abbandono di minori, omicidio premeditato plurimo, maltrattamento di animali 
Rappresentante dell’accusa: Giudice Tiziana Parenti 
Difensore: Avv. Massimiliano Dona 

Imputato: l’astrologia rappresentata da Sirio 
Capi d’imputazione: truffa ed evasione fiscale, esercizio dell’attivitĆ  di ciarlatano, abuso della credulitĆ  popolare, diffusione di notizie false e tendenziose 
Testimoni: Steno Ferluga e Sergio Groleau Darparens 
Rappresentante dell’accusa: Giudice Ferdinando Imposimato 
Difensore: Avv. Jole Santelli

CASA DE LITIS - sitcom all'interno di FORUM DI SERA, RETEQUATTRO, 1999

 

https://www.youtube.com/watch?v=ZgF4XnYMUcs

 

https://www.youtube.com/watch?v=p1yP65B0yd0

 

MEDIAZIONE FAMILIARE, per FORUM DI SERA 1999

TRA POCO VERRA' PUBBLICATO IL LINK

POLEMICHE

 

Mediazione familiare: un servizio utile.

Separazioni, non piace il mediatore - tv Politici e psicologi: "Forum" istiga a dividersi. La replica: e' un servizio utile MILANO - Se ti innamori e vuoi sposarti va' da Frizzi a "Per tutta la vita", se hai problemi coniugali corri da Maria De Filippi a "Coppie", e se hai deciso di separarti vola da Paola Perego, a "Forum di sera". Ecco, si chiude cosi' il cerchio della tv dei sentimenti. Ma questa volta, dopo la messa in onda (lunedi' sera su Retequattro) della puntata di "Forum" che settimanalmente ha deciso di offrire la consulenza del "mediatore familiare" (l' avvocato Tina Lagostena Bassi) alle coppie che stanno per dividersi ma non riescono a risolvere l' affidamento dei figli, si e' scatenato il putiferio. "Un' istigazione alla separazione" ha tuonato il senatore di Alleanza nazionale, Riccardo Pedrizzi; "Una distorsione della realta' , sembrava il "Lagostena Bassi show" commenta la psicologa Irene Bernardini; "Un altro passo verso la spettacolarizzazione in tv delle problematiche familiari" aveva scritto prima della partenza del programma il quotidiano cattolico "Avvenire". Questa la storia vista in tv lunedi' : Rita e Roberto hanno due bimbi piccoli di 5 e 7 anni. Lui vuol tornare al paese di nascita, Oristano; lei vuole restare a Roma. Entrambi vogliono avere l' affidamento dei piccoli. L' avvocato Lagostena Bassi pone domande, acquisisce dettagli, anche dai figli dei loro primi matrimoni. Alla fine, propone la soluzione: nel periodo scolastico i figli resteranno a Roma con la madre, durante i "ponti" e i mesi estivi in Sardegna con il padre. La coppia accetta. E' durissimo il commento della Bernardini, responsabile dall' 89 del primo Centro di mediazione familiare del Comune di Milano: "Sono indignata: hanno fatto uno scempio del mediatore familiare. E proprio ora che questa nuova figura giuridica sta finalmente per essere approvata dalla legge!". Quali le accuse? "Primo: il mediatore dovrebbe essere uno psicologo o un assistente sociale, ma non un avvocato o un giudice. La nostra pratica e' parallela all' iter giudiziario e non si devono creare confusioni. Secondo: il percorso e' lungo e faticoso, circa 10 / 12 incontri. E' illusorio mostrare che in una breve chiacchierata si risolve tutto. Terzo: devono essere i genitori i veri protagonisti che, aiutati, trovano la soluzionemigliore per tutelare i loro bambini. Lunedi' c' erano due marionette passivizzate nelle mani di un abile avvocato". E' la trasmissione che ha reso male l' idea o e' la tv che non puo' entrare in queste materie delicate? "La tv certo rischia di spettacolarizzare tutto, ma "Forum" in particolare ha dato informazioni del tutto distorte". Replica alle accuse l' avvocato Lagostena Bassi: "E' chiaro che i tempi televisivi costringono a una sintesi, ma io gia' da giorni mi ero occupata del loro caso e conoscevo i dettagli della storia. Riguardo alla figura del mediatore non credo che uno psicologo vada bene: quanto meno dovrebbe essere affiancato da un avvocato per risolvere anche i problemi patrimoniali che purtroppo non sono certo slegati dall' affidamento dei minori". Dunque "Forum" non ha dato informazioni parziali? "No, anzi. Abbiamo spiegato al pubblico che cosa si propone una mediazione familiare e dimostrato che una separazione puo' essere anche "dolce", traumatizzare il meno possibile i bambini. L' affidamento congiunto e' un discorso da portare avanti e continueremo a farlo: la tv e' un ottimo veicolo. "Forum" la usa al meglio". "Ma quale istigazione - conclude la conduttrice Paola Perego -. La nostra e' una tv utile perche' aiuta le coppie in difficolta' . I divorzi ci sono sempre stati: noi diamo solo una mano a viverli in modo meno drammatico". Maria Volpe ----------------------------------------------------------------- LA NUOVA LEGGE * LA RIFORMA DEL DIVORZIO Il testo unificato per la riforma della legge sul divorzio, in discussione alla commissione Giustizia della Camera, e' stato messo a punto dai relatori Marcella Lucidi (cristiano sociali - Ds) e Vittorio Tarditti (Forza Italia) * L' AIUTO DEL PROFESSIONISTA Nella nuova legge e' previsto il ruolo del "mediatore familiare", che aiuta i genitori a prendere insieme le decisioni sui figli, anche dopo la separazione * AFFIDAMENTO PId EQUO Con la nuova normativa il minore deve mantenere rapporti significativi con entrambi i genitori, nessuno dei due deve essere escluso * MAGGIORE VELOCIT + I tre anni che devono passare per dichiarare il divorzio (anche non consensuale) decorreranno dalla data della prima udienza e non piu' della sentenza di separazione ----------------------------------------------------------------- IL COMMENTO La professionalita' non si improvvisa Anche la vecchia nonna, il parroco, l' amico autorevole, l' avvocato di famiglia possono mediare una lite tra coniugi, avente per oggetto l' affidamento dei figli, la loro educazione, la loro istruzione, il luogo dove devono risiedere, le spese, insomma tutti quei temi che appaiono banali ma che sono oggetto delle liti che deflagrano davanti ai tribunali. Molte volte questa variegata schiera di mediatori ha successo, nel senso che i coniugi riescono a elaborare un modulo della loro separazione che finisce sul tavolo del giudice, il quale pero' si limita a omologare i loro accordi. + questa la formula della separazione consensuale e, per fortuna, usata in circa 2 / 3 delle separazioni. Ma accanto alle separazioni consensuali, accanto ai divorzi pronunziati su istanza congiunta dei coniugi, c' e' purtroppo l' ipotesi che potremmo chiamare patologica, della fine del matrimonio: le separazioni giudiziali e i divorzi contenziosi. I temi di litigio, in questi casi, sono classici: figli, casa, soldi. + soprattutto in questa eventualita' di scontro che puo' emergere l' utilita' , la necessita' , spesso il successo della mediazione familiare. Una pratica che si e' diffusa prima negli Usa e in Canada, e poi in Inghilterra e Francia. Ora la mediazione familiare si affaccia per la prima volta nella proposta di riforma in materia di separazione personale e di divorzio, elaborata dal comitato ristretto della commissione Giustizia della Camera. Ebbene, in questo progetto si legge che, in ogni fase del giudizio di separazione o di divorzio, in presenza di figli minori, il giudice, sentite le parti e ottenuto il loro consenso, puo' disporre un rinvio, non superiore a 3 mesi, onde consentire che i coniugi, avvalendosi di esperti, tentino una mediazione, con particolare riferimento alla "migliore tutela dell' interesse morale e materiale dei figli". Ecco dunque che comincia a delinearsi la figura di un mediatore familiare che opera in una pausa del processo, ma al quale si concedono uno spazio e un momento di silenzio per fare in modo che egli possa svolgere il suo compito con segreto professionale. Ma questo mediatore e' evidentemente qualcosa di diverso dalle figure di cui parlavamo all' inizio, dotate di buona volonta' , ma non di professionalita' . La mediazione familiare non puo' essere affidata ad una persona autorevole, ma sfornita di competenza psicologica, che rischia di muoversi come un elefante in un negozio di cristalli. Presso i tribunali ci sono gli elenchi degli esperti delle varie discipline, sara' bene che ci siano anche gli esperti di mediazione familiare. Piu' il compito e' difficile, piu' e' evidente che ci vuole competenza. La mediazione puo' essere uno strumento prezioso, ma i mediatori, quelli non improvvisati, sanno che il compito non e' quello di favorire un negoziato purchessia, ma di saper leggere la tensione dei contrasti tra i genitori e soprattutto di non dare insegnamenti dall' alto, ma di far nascere la coscienza dei doveri e la valorizzazione delle risorse. Per questo si e' sempre detto che una mediazione imposta non serve a nulla. Dev' essere una scelta, altrimenti la prognosi di un fallimento e' una certezza. di CESARE RIMINI

 

 

 

 

 

SECONDA CHANCE

di Maurizio Gianotti, Stefano Balassone e Federico Zatti per RAI3 

 

https://www.youtube.com/watch?v=dAiqJ40gjvU&feature=youtu.be

 

TV: RAI, UN NUOVO PROGRAMMA PER UNA 'SECONDA CHANCE'

RICCARDO CHARTROUX CONDUCE LA SECONDA SERATA DI RAITRE

 

Roma, 1 giu. - (Adnkronos/Adnkronos Cultura) - Rai Tre dĆ  una ā€œSeconda chanceā€, come il nuovo programma che da sabato 3 giugno andrĆ  in onda, a partire dalle ore 23.30, sulla terza rete Rai. Otto puntate, presentate questa mattina nella sede di viale Mazzini a Roma, ā€œper offrire, a chi non ne ha, una seconda possibilitĆ ā€: cosƬ ĆØ intervenuto Paolo Ruffini, direttore di Rai Tre, che con questo programma ā€œriconferma la linea editoriale della rete che racconta storie prendendole direttamente dalla realtĆ ā€. Sono tutte sentenze passate in ā€œgiudicatoā€ quelle che gli autori Stefano Balassone, Maurizio Giannotti e Federico Zatti (alla sua prima esperienza tv) hanno assemblato per dare vita a questo originale format che, sulla scia di ā€œChi l’ha vistoā€ e ā€œUn giorno in preturaā€, si propone di trovare nuovi spunti per riaprire un caso.

Lo scopo che si porrĆ  in studio il giornalista Riccardo Chartroux, nella veste di conduttore, ĆØ quello di ricostruire, attraverso la narrazione dei fatti, una storia tratta dalla cronaca italiana. Studiate e rielaborate sotto forma di narrazione dagli autori, le storie saranno via via raccontate dai veri avvocati difensori degli imputati, persone oggi ancora dietro le sbarre.

ā€œPerchĆ© si eviti la strumentalizzazione di questo programma – ha precisato Balassone – ci siamo serviti di una assistenza legale seria e affidabileā€. Giovanna Corrias e Luigi Di Maio (giĆ  conduttore di ā€œChi l’ha vistoā€ con Donatella Raffai), gli avvocati penalisti che hanno dato man forte all’equipe di questo programma che non si avvale solo del loro aiuto. (segue)

(Per/Pn/Adnkronos)

 

BLOG IN THE CITY (2011)

 

Numero zero 

 

https://www.youtube.com/watch?v=g_H4km5OpmQ

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